Parlare dei formati di stampa è fondamentale per chi vuole lavorare nel settore della grafica e dell’editoria. Strutturare il lavoro conoscendo già i possibili adattamenti in fase di stampa è determinante per realizzare un ottimo lavoro e per risparmiare tempo in fase di modifica del lavoro che c’è sempre, fidatevi!
Sarà meglio conoscere i formati di stampa standard, partendo dal presupposto che se avete un budget illimitato le fustelle sono la soluzione alla miglior personalizzazione possibile del vostro progetto stampato, ma preparatevi a cifre da capogiro e quantitativi consistenti.
I formati di stampa standard sono i seguenti:
A4 = 210 X 297
A3 = 297 X 420
A2 = 420 X 594
A1 = 594 X 841
A5 = 148 X 210
A6 = 105 X 148
A7 = 74 X 105
A8 = 52 X 74
Se avete qualche curiosità sul perchè si chiamano “A”, la soddisfo subito! Infatti il formato standard riconosciuto a livello internazionale è l’ISO 216 che si basa sullo standard DIN 476, e nello specifico partono da un foglio di carta della dimensione di 1 m², che equivale a un A0. I formati successivi sono realizzati attraverso il taglio della carta a metà fino ad arrivare al formato più piccolo che è l’A8.
Il formato più conosciuto è il formato A4, quello dei fogli della stampante di casa, per intenderci e spesso molte tipografie partono proprio da un formato A4 per stampare altri formati più piccoli, per delle cartoline o dei biglietti da visita.
Un piccolo segreto che molti grafici esperti usano per risparmiare in fase di stampa è quello di impostare il lavoro in formati più grandi e poi procedere al taglio. Bisogna sempre valutare la possibilità della tipografia di stampare in più formati, la quantità di materiale da stampare e rapportare tutto al prezzo. Fatti due conti di massima potrebbe essere conveniente. Mettete nel cassetto il suggerimento e usatelo quando farete il vostro primo preventivo, potreste trovare un buon margine di guadagno!
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