Ristorazione: a tavola pure l’occhio vuole la sua parte

Il 26 aprile è la data che ha segnato la riapertura dei locali e dei ristoranti dopo mesi e mesi di chiusura. Abbiamo pensato che potrebbe essere utile rinfrescarci la memoria con qualche suggerimento su come allestire la tavola per rendere ancora più gradevole il ritorno alla convivialità!

Un posto dove stare bene, dove “mangiare e bere bene è naturale”, dove il pranzo o la cena non sono solo un semplice atto di nutrimento, ma un importante momento di aggregazione e di condivisione: questo è il ristorante ideale, oggi più che mai.

E un ristorante ideale non può prescindere da una buona presentazione: non solo del piatto. L’ambiente, il menu, le tovagliette, i segnaposti: tutti questi elementi devono rispettare la stessa linea grafica, devono essere la diversa espressione di uno stesso concetto …insomma a tavola, anche l’occhio vuole la sua parte.

Un menu appetitoso

Una buona presentazione dei piatti è indispensabile per invogliare alla
consumazione. Ecco perché è necessario progettare con cura il proprio
menu, che sia destinato ad un ristorante, ad un bar o ad un bistrot.

Esistono diverse tipologie di menu: dal classico con tasche in plastica alle
più moderne tavolette portamenu con pinza nei quali vengono inserite schede non rilegate, dal foglio singolo alla brochure con rilegatura in
punto metallico fino ai menu pieghevoli.

Qualunque sia il formato scelto, è fondamentale organizzare bene le voci del
listino, dividendo ed ordinando in maniera opportuna tutte le portate, dagli
antipasti a bevande e dolci, ottimizzando lo spazio a disposizione e,
soprattutto, scegliendo font chiari e leggibili ed utilizzando uno stile
coerente con l’identità del locale.

Vi è mai capitato di dover sfogliare un menu infinito, difficile
da consultare per le troppe alternative? L’errore più frequente nella
progettazione di un menu è “sicuramente l’estensione: il
menu va tarato sulle capacità della propria cucina e del proprio personale.
Spesso a determinare il numero dei piatti sono gli spazi presenti nei portamenu
standard che si acquistano. Un buon menu concentra l’offerta in due
facciate e permette al cliente di pianificare la propria uscita
guardando l’offerta nel suo insieme.”

Se il menu è un pieghevole o una brochure, altra cosa fondamentale è la copertina. Rappresenta il biglietto da visita del locale! Oltre alla semplice scritta “Menu”, deve riportare il nome e il logo del ristorante…e non dimenticare di riportare i contatti social del locale!

Inoltre, per curare al meglio i contenuti, c’è una serie di altri elementi da
specificare, sia per una questione di trasparenza verso il cliente, sia per
rispondere alle richieste di consumatori orami sempre più esigenti e informati
in fatto di alimentazione:

Ingredienti
Allergeni
Cibi congelati
Cibi per vegetariani, vegani e celiaci

Ogni ristoratore dovrebbe tenere conto di questi dati nella preparazione del
proprio menu. Quindi occhio ai contenuti!

Ma attenzione! Anche la carta ha il suo peso…deve dare il giusto spessore al
listino, pertanto la grammatura, solitamente 250gr. o 300gr, non è da sottovalutare.

“Il peso ti offre una valutazione immediata di qualità, quindi scegliere un cartoncino di prestigio e di peso adeguato. Diversamente, quando il cliente lo prende, il rischio è l’effetto mano moscia al primo appuntamento”

Lorenzo Ferrari di MenuEngine

E infine, ma non per importanza, la plastificazione. Il menu deve sempre essere plastificato: è essenziale per mantenere la qualità del prodotto nonostante l’uso frequente che ne viene fatto dai clienti di un locale o di un ristorante. Con i menu plastificati si evitano spiacevoli difetti come la presenza di macchie di vino, olio o cibo oppure le impronte delle dita che rovinerebbero
invece una carta usomano e porosa.

Tovagliette e non solo

Una volta parlato del menu, è il momento di parlare delle tovagliette, sempre più utilizzate sulla tavola a sostituzione della classica tovaglia in stoffa, sia per questione di abbattimento dei costi, che per una questione meramente estetica. Diciamocelo, alcune tovagliette di carta sono decisamente più interessanti e attuali, rispetto alla classica tovaglia.

Le soluzioni creative per le tovagliette di un ristorante possono essere molte e per tutte le tasche: la scelta della carta e della personalizzazione sono proprio i nodi centrali della caratterizzazione di questo prodotto.

Tra le soluzioni più amate in questo periodo c’è la tovaglietta-menu, che si adatta bene a ristoranti turistici o fast-food, ma poco si presta a ristoranti dal
piglio più sofisticato. Per questo genere di ristoranti sarà bene ricordare che:

la grafica deve essere coerente con l’immagine del locale, con lo stile dei tavoli e soprattutto con i colori;
una carta pregiata può rendere la tovaglietta più preziosa e interessante, anche al tatto;
la scelta di formati personalizzati, come la tovaglietta doppia, modello runner o formati fustellati, possono valorizzare la mise en place;
Una volta individuato cosa vogliamo comunicare e soprattutto a chi vogliamo comunicare, sarà solo questione di creatività e scelta dei materiali migliori a fare la differenza.

Anche i segnaposto giocano un ruolo essenziale per rendere funzionale il tuo ristorante: utili per clienti e camerieri, servono ad identificare il numero del tavole, organizzare la sala e riservare la prenotazione del cliente. E per mantenere la sala ancora più pulita e ordinata, puoi coordinare anche i sottobicchieri, così la tua tavola sarà al completo.

Su PressUP puoi scegliere diversi prodotti per la ristorazione, menu, tovagliette, segnaposti, sottobicchieri, per un set da ristorazione, tutto da personalizzare, graficamente coordinato e caratteristico, per lasciare ai tuoi clienti il ricordo di un momento piacevole di convivialità. Dai un’occhiata anche al bundle Tutti a tavola di Press Up pensato proprio per la tua attività di ristorazione: se vuoi, possiamo anche occuparci della grafica del coordinato. Inviaci il tuo logo e al resto ci pensiamo noi!